Dal 15 novembre alle ore 18.30, la Fondazione SoutHeritage apre al pubblico PADIGLIONI INVISIBILI: Beyond Heritage Fixing, presentazione pubblica dei progetti finali dei partecipanti del progetto PADIGLIONI INVISIBILI, focalizzato sullo studio dell’architettura scavata e ipogea di Matera attraverso l’intervento artistico pluridisciplinare. Il progetto è coprodotto con Fondazione Matera-Basilicata 2019 nel quadro del programma ufficiale Matera 2019 Capitale Europea della Cultura.
L’architettura scavata e ipogea, precisamente il sistema di cisterne sotterranee risalenti al XV secolo, costituiscono il soggetto visivo, spaziale e strutturale del progetto Padiglioni Invisibili, che indaga la responsabilità e le possibilità dell’estetica, dell’architettura e della ricerca umanistico-scientifica nel processo di creazione, la rigenerazione e rifunzionalizzazione dei luoghi.
Il progetto Padiglioni Invisibili offre ai visitatori l’opportunità di esperire le variabili spaziali e temporali di una parte rappresentativa del “patrimonio territoriale” della città di Matera. Un patrimonio che la Fondazione SoutHeritage sta attualizzando e valorizzando, sia attraverso il restauro e la riattivazione degli spazi, sia attraverso la produzione di opere e progetti in situ.
La mostra offre ai visitatori la possibilità di un’immersione emozionale e sensoriale nel “mondo di sotto”, risignificato in termini spaziali e simbolici, analogici e digitali attraverso l’interazione tra arte, architettura, scienza e nuove tecnologie su cui si basano i progetti di Angelo Vermeulen e Nils Faber (BE) – SEADS collective; Giuseppe Fanizza e Matteo Balduzzi (IT); Eric Aupol, Thomas Bontemps, Ferenc Gróf, Kyo Kim, Clara Noseda(ENSA, Bourges); Lucio Fumagalli e Gabriella Gilli (IT). Allestiti nei suggestivi ambienti ipogei di Palazzo Viceconte, i progetti intendono suggerire ipotesi di rifunzionalizzazione degli spazi ipogei attraverso il superamento della logica binaria che separa il visibile e l’invisibile, il fisico e il trascendentale, il naturale e il culturale. Essi ci portano a riflettere sulla scala della nostra visione, sulla dimensione di limite e di soglia, sull’intangibilità del paesaggio urbano e rurale e la tangibilità delle risorse sotterranee, e sulle antiche proprietà spaziali e culturali ipogee come fattori privilegiati per sperimentare i luoghi del futuro.
Il Baicr partecipa con TESSUTI DIGITALI, un contributo per una progettualità non invasiva ma pervasiva ideato e sviluppato dal Nostro Presidente Lucio Fumagalli e da Gabriella Gilli, psicologa, Professoressa di Psicologia Generale presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e studiosa di Neuroscienze affettive.
Tessuti Digitali costituisce un’occasione privilegiata per osservare le evoluzioni emozionali manifestatisi tra centinaia di migliaia di conversazioni digitali da e verso Matera, rivelando sistemi e tessuti relazionali invisibili che pure costituiscono le mappe relazionali locali-globali del presente e potenzialmente quelle del futuro prossimo. Come l’acqua, tali sistemi spesso sono celati e conservati nel sottosuolo, rimanendo sostanzialmente sconosciuti. Con il supporto di dispositivi tecnologici di ultima generazione, sarà possibile conoscere i giacimenti digitali della città e le sue insospettabili connessioni regionali e internazionali; sarà possibile rivelare progressivamente le mappe relazionali ed emozionali del luogo, e i flussi cognitivi e comportamentali, al fine di alimentare ricerche e strategie spaziali, culturali, economiche e sociali nel prossimo futuro.
Al seguente link, il programma completo.