“CEREALIA. LA FESTA DEI CEREALI. CERERE E IL MEDITERRANEO”
Dal 9 al 12 giugno la VI edizione dedicata al Regno del Marocco
Tema di quest’anno: “I Cereali: da cibo dei popoli a condivisione della tavola”
COMUNICATO STAMPA
Roma, Albano Laziale, Ariccia, Rieti, Tarquinia, Vibo Valentia e poi Milano e Venezia.
Convegni, spettacoli, degustazioni, laboratori, visite guidate e molto altro ancora per “Cerealia. La festa dei cereali. Cerere e il mediterraneo”, il festival multiculturale in programma dal 9 al 12 giugno, giunto alla sua sesta edizione. Tema di quest’anno, dedicato al Regno del Marocco,
“I cereali: da cibo dei popoli a condivisione della tavola”
Promosso dalle associazioni culturali M.Th.I., Archeoclub d’Italia di Roma, Aisu verso Itaca, con il patrocinio dell’Ambasciata del Regno del Marocco e, tra gli altri, il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali e la Regione Lazio, il festival Cerealia cerca, come è tradizione, di portare il suo contributo all’interscambio culturale tra i paesi del Mediterraneo focalizzando l’attenzione su alimentazione, ambiente, economia e sociale, nel variegato contesto che da sempre caratterizza il mondo dei cereali.
A fare da filo conduttore il cibo per eccellenza, il pane, quale alimento centrale sulla mensa di tutti i popoli, analizzato, raccontato e celebrato nella sua dimensione antropologica attraverso i secoli, a partire dal panis Pompeii consumato dagli antichi romani, fino al Pane della Misericordia proposto dai fornai romani (aderenti alla CNA) in occasione del Giubileo.
Cuore della manifestazione, che conferma la struttura di festival diffuso, l’intera città di Roma. Ad ospitare gli eventi: la Biblioteca Comunale Collina della Pace alla borgata Finocchio, la Società Geografica Italiana, l’Auditorium di Mecenate, il Mercato Contadino di Campagna Amica al Circo Massimo, la Domus Romana, il Mercato Contadino di Capannelle, il RestArt. A comporre il programma delle quattro giornate una fitta e articolata rete di iniziative con momenti culturali di approfondimento sul Marocco che daranno la possibilità al pubblico di conoscere gli aspetti e le anime di questo grande paese, grazie anche al contributo della comunità marocchina di Roma e dall’artista Aziza Essalek. In scaletta non solo conferenze, performance di danza e musica, reading di poesie, proiezioni di documentari e mostre d’arte, ma anche ricostruzioni della vita quotidiana con particolare attenzione al cibo, alle tradizioni contadine e al mondo femminile.
Di grande rilevanza, per il particolare valore simbolico, la cerimonia inaugurale del 9 giugno alla Società Geografica Italiana, così come il seminario promosso il 10 giugno dalla FIDAF – Federazione Italiana Dottori in Agraria e Forestali – valido al fine dei crediti formativi, dove sarà affrontato il tema dell’agricoltura sostenibile e il futuro della produzione di cibo verso la sfida del 2050. Al centro del dibattito la nuova ruralità e il ruolo dell’agricoltura quale strumento per facilitare progetti locali di sviluppo e occupazione nelle società disposte a conciliare solidarietà, creatività e competitività. Esempio per tutte, nel Lazio, “l’agricoltura eroica” messa in atto nel frusinate dalla rete di economia solidale Res Ciociaria, con il proposito di cooperare nel riscatto delle campagne che hanno condiviso una marginalità sociale ed economica rispetto al dinamismo delle aree industriali.
Tra gli appuntamenti anche la premiazione della prima edizione del Certame Prenestino, competizione promossa dall’ITA “Emilio Sereni” di Roma e riservata agli studenti degli Istituti Agrari Italiani, gemellata con il Festival Europeo Via Francigena,
All’Auditorium di Mecenate si potrà invece assistere alla conferenza sul Patrimonio culturale del Marocco, mentre la Domus Romana sarà la suggestiva ambientazione di Casa Marocco con presentazioni di libri, laboratori del gusto, proiezioni di video e dibattiti sul cibo identitario. Non meno importanti anche gli incontri, domenica 12 giugno, ai Mercati Contadini di Campagna Amica al Circo Massimo e di Capannelle dove si terranno, rispettivamente, la presentazione dell’opuscolo su Latavola dei Papi (a cura di Cinzia dal Maso e Annalisa Venditti) e i laboratori di cucina con Umberto Di Pietro e Anna Possenti.
Diversi e interessanti saranno poi gli appuntamenti che si svolgeranno, in contemporanea, nel Lazio e d’Italia. A Rieti, per la prima volta, si potranno visitare i campi sperimentali di frumento del Centro Appenninico Carlo Jucci, in cui sono in corso di coltivazione le prove di confronto varietale della rete nazionale. Tra le iniziative promosse e organizzate dalla Camera di Commercio di Rieti, con l’ausilio di diverse istituzioni pubbliche e private del territorio provinciale, dal 9 al 13 giugno, anche l’apertura della Regia Stazione di Granicoltura di Nazareno Strampelli e un convegno sulle prospettive della produzione del grano.
Tarquinia proporrà visite guidate al Museo Nazionale Tarquiniense e alle prove varietali di grano duro presenti sui terreni dell’Arsial e dell’Università Agraria. Le attività saranno curate da una rete di soggetti coordinati dall’associazione La Lestra, secondo il modello di network di programmazione di Cerealia.
Si deve poi alla Condotta Slow Food Albano e Ariccia e all’associazione Mercato Contadino Castelli Romani l’organizzazione delle iniziative in programma ad Ariccia e Albano Laziale, mentre l’Archeoclub d’Italia di Vibo Valentia cura le attività in Calabria.
Nuovi appuntamenti si terranno poi in autunno, tra settembre e ottobre, quando Cerealia ritornerà con iniziative a Milano, Perugia, Veneto e Sicilia.
In calendario oltre quaranta eventi, per i quali non si possono non ringraziare i partner tecnici e organizzativi, le istituzioni patrocinanti e gli sponsor, che anche quest’anno hanno creduto nell’importanza di un festival così ambizioso.
Il programma dettagliato è disponibile sul sito della manifestazione: www.cerealialudi.org
FACEBOOK: https://www.facebook.com/CerealiaFestival
TWITTER: https://twitter.com/CerealiaFest