Si è conclusa la II edizione del master in Internet of Humans and Things, organizzato dall’Università di Roma Tor Vergata con la collaborazione di BAICR Cultura della Relazione.
I progetti elaborati dai corsisti e discussi durante l’esame finale si sono concentrati sulle tecniche di storytelling e gamification da applicare per la valorizzazione dell’Archivio di Stato di Napoli e sulle nuove tecnologie IoT e lo spazio espositivo digitale per dare visibilità e arricchire il Museo Storico della Comunicazione del Ministero dello Sviluppo Economico.
La dottoressa Gilda Gallerati, responsabile del Polo Culturale del MiSE, istituito nel 2014 per raccordare le attività di valorizzazione del patrimonio artistico e culturale delle biblioteche e del Museo Storico della Comunicazione del ministero, ci ha fornito la sua opinione riguardo il master appena concluso.
In merito alla collaborazione, rinnovata per la III edizione, in partenza ad aprile, tra il master in Internet of Humans and Things e il Polo Museale del MiSE, nonostante le idee presentate e i tirocini svolti presso la struttura non abbiano ancora generato una ricaduta considerevole sul numero delle visite, la dottoressa Gallerati ha sottolineato come i progetti abbiano evidenziato criticità ed elementi di forza per un possibile sviluppo del museo.
Il principale ostacolo all’introduzione di nuove tecnologie per la valorizzazione del patrimonio museale, che possano migliorare l’esperienza dei visitatori, è di tipo economico: a mancare sono, innanzitutto, le risorse finanziarie per superare le criticità logistiche del Museo, dagli impianti all’allestimento.
L’esperienza del visitatore, superati questi ostacoli, potrebbe sicuramente risultare più performante ed attraente grazie all’utilizzo della realtà virtuale ed aumentata, stando alla dottoressa Gallerati, che ha sottolineato, però, l’importanza della potenza evocativa dello storytelling degli operatori museali, da non dimenticare e, eventualmente, affiancare alle nuove tecnologie.
Su quali temi e punti nodali focalizzare, di conseguenza, i project work del III ciclo, considerando i lavori prodotti nel corso delle due edizioni precedenti?
I corsisti della prossima edizione del Master dovrebbero concentrare la propria attenzione sulla ricerca di output digitali, artistici, storici e commerciali, proponendo interventi concreti, di immediata realizzazione, considerando il ridotto budget dell’amministrazione.