Dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del 26 marzo, entra ufficialmente in vigore il provvedimento che garantisce l’ingresso gratuito ai musei statali, siti archeologici, storici e di interesse culturali, per tutto il personale docente, di ruolo e con contratto a termine.
L’accordo. L’accordo tra il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo (MiBac), il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR) e il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF), prevede un Fondo pari a 10 milioni di euro.
Monitoraggio. La disposizione, in attuazione della legge 128/2013 (L’istruzione riparte), sarà valida per tutto il corso dell’anno 2014, “salvo anticipazione connessa all’insufficienza delle risorse stanziate”. Per questo motivo, durante il periodo di sperimentazione, verrà attivato un «contatore» degli ingressi in modo da monitorare i conseguenti oneri economici.
Regolamento. Per usufruire dell’ingresso gratuito, i beneficiari dovranno esibire un documento che attesti l’appartenenza alle categorie indicate dal bando e l’attività professionale in corso di svolgimento. Il modulo viene distribuito in questi giorni alle scuole, e viene reso disponibile nel sito del Ministero. Nel provvedimento non rientrano gli accessi alle mostre temporanee.
Dubbi e precisazioni. I timori iniziali sono stati scongiurati: il provvedimento viene confermato anche per i docenti precari. Il dubbio rimane invece per la distinzione tra le istituzioni statali e le paritarie: sia la legge che la circolare, parlano genericamente di personale docente della scuola, senza precisare la tipologia di servizio.