Storytelling: alcune regole per una narrazione efficace – Che cos’è lo storytelling? Quali sono le regole per creare contenuti di successo? Come emergere nell’immenso oceano del content marketing?
Raccontare un brand nel modo giusto, coinvolgendo la propria audience, non è affatto facile: in questo articolo troverai alcuni consigli per non sbagliare.
Riprendiamo la serie di articoli di approfondimento sul digital marketing e sulle competenze necessarie per affermarsi in un settore in continua evoluzione.
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Presentare e promuovere un prodotto o un servizio, far conoscere se stessi o il proprio brand, è innanzitutto una questione di comunicazione.
Sapere cosa comunicare e come farlo è una competenza imprescindibile per avere successo nel mare magnum del marketing digitale: ad emergere sono infatti coloro che offrono i contenuti migliori e più originali.
Grazie all’arte dello storytelling, i contenuti non soddisfano solamente l’esigenza di descrivere un prodotto al fine di trovare clienti, ma coinvolgono ed emozionano.
I consumatori, da sempre, si affidano a chi racconta la storia più convincente, nella quale hanno la possibilità di riconoscersi.
Che cos’è lo storytelling?
Quando si parla di storytelling nel marketing ci si riferisce ad un modo di comunicare tramite una narrazione che ci connette a chi legge: fare storytelling significa creare rappresentazioni (testuali, visive, sonore, percettive) per instaurare una relazione emozionale con l’audience di riferimento.
Ma c’è un aspetto che non va assolutamente dimenticato: una storia, per convincere, deve essere verosimile.
Siamo ormai abituati a storie modellate ad hoc con il solo fine della vendita, a titoli clickbait e ad anteprime di contenuti non veritiere: bene, questo, per noi, non è fare storytelling.
Noi tutti siamo imperfetti e, anche se ci costa ammetterlo, in fondo lo sappiamo. Così come sappiamo che la perfezione non è realmente raggiungibile. Per questo, quando ci troviamo di fronte a storie di brand o contenuti di business che parlano di vite perfette grazie a prodotti miracolosi, non ci riconosciamo, non ci sentiamo compresi e, anzi, ci sentiamo anche un po’ presi in giro.
I racconti che funzionano si basano sulle difficoltà quotidiane: trovare una soluzione realistica è la missione di ogni azienda; entrare in empatia con il pubblico attraverso la narrazione è compito del content marketer.
Alcune regole per uno storytelling di successo
Se è vero che lo storytelling può e deve essere applicato al digital marketing, gestirne l’utilizzo senza commettere errori non è così semplice.
Per questo, anche la creatività ha bisogno di affidarsi ad un metodo e di seguire delle regole per essere efficace.
Ma quali? Eccone alcune, per noi, fondamentali:
1. Conoscere l’audience
Una storia di qualità, che sia capace di intrattenere e di essere memorabile, deve essere modellata sulla base della comunità di riferimento (il nostro target). Una strategia di marketing ben pianificata deve essere esclusiva e non inclusiva: non si scrive per tutti, indistintamente.
Conoscere l’audience è basilare per poter creare contenuti credibili e dall’effetto wow, dal giusto tono e carattere, sia per rappresentare al meglio i valori del brand che per entrare in empatia col proprio pubblico e rispondere alle sue esigenze.
Al fine di rimanere sempre aggiornati sulle esigenze della comunità dei nostri utenti, è importante tenere costantemente sotto controllo i dati che la rete ci offre: come abbiamo già sottolineato nel primo articolo della serie sul digital marketing, il monitoraggio costante dei dati è uno strumento imprescindibile per la costruzione di una strategia di business che sia incisiva.
2. Seguire la regola delle 5 W
Se si vuole raccontare bene una storia, è importante ispirarsi ad un criterio elementare del giornalismo: la regola delle 5 W.
Ogni pezzo deve rispondere a 5 domande fondamentali: Who? What? Where? When? Why?
Ogni storia ben scritta deve avere un soggetto e una trama ben definita, inserita in un contesto spazio-temporale, completa di motivazioni chiare per il susseguirsi degli eventi: una volta raggiunta la chiarezza espositiva, che facilita la comprensione del pubblico, si può arricchire la storia con maggiori dettagli.
3.Dosare i dettagli
La differenza tra una storia e una buona storia sta, però, nella ricchezza espositiva: dopo aver risposto alle domande strutturali fondamentali, un bravo storyteller deve saper condire la trama del suo racconto di dettagli e particolari per catturare l’attenzione e l’interesse del pubblico, creando un’esperienza emozionale.
Una trama ricca non deve però essere troppo carica di elementi narrativi: bisogna scegliere con cura cosa è utile alla narrazione e cosa non lo è, cosa è interessante ed emoziona e cosa, invece, può essere eliminato.
4. Comunicare in maniera indiretta
Per aumentare la credibilità e la forza narrativa di una storia, ricordando sempre che è il pubblico con i suoi bisogni a dover essere protagonista, è importante saper comunicare indirettamente, parlando per immagini (e, perché no, usandole!). L’efficacia persuasiva della storia è maggiore se è l’audience ad intuire e comprendere il messaggio.
5. Pianificare la storia
Fissare i punti cardine della storia, sapere (almeno a grandi linee) dove inizia il racconto e dove si vuole arrivare, è importante per sedurre e colpire il pubblico. Per arrivare dritti al cuore dell’audience bisogna saper pianificare la storia in ogni aspetto e legare gli eventi in modo logico affinché il racconto sia sì emozionante, ma anche attendibile e credibile.
Lo storytelling è ovunque: nei testi delle email pubblicitarie, negli articoli dei blog aziendali, nei post sui social network e nei video che diventano virali.
Saper raccontare storie è, da sempre, un’arte. E oggi, saper raccontare storie memorabili è diventato fondamentale per farsi riconoscere ed emergere tra la concorrenza: non basta più produrre contenuti su contenuti che presentino il nostro prodotto o servizio, è importante creare una relazione empatica con il nostro pubblico, coinvolgere chi legge e farlo diventare un protagonista, l’eroe della storia del proprio business.